
Nulla ho da dire
se non gli unici occhi che amo
l’unico bianco che vedo
le mani di neve che prego
pergamene di corpo
e di spasmi acerbi figli
Nulla da dire
se non gli unici occhi che amo
del tempo blandizie e boria
fra vapori d’inferno e d’infinito ugge
l’unica carne che mangio
al cascare del cielo
al cascare del tempo
al cascare del vuoto
dentro al tutto che non conosco.