Ti porterò con me
dove gemmano le rose
e il sole sboccia di cedevoli carmi
il Bene inonda di piacere ogni atto
e rugiada di canti
s’intarsia di purezza al balenare del tuo riso,
al di là degli opposti e della contraddizione
dove arcipelaghi sottili sono vertigini di piume
e nuvole di notempo filano Grazie vogliose d’eternità
dove si può amare senza ferire
ti porterò con me
il giorno della mia Fine.
sabato 14 febbraio 2009
Nonluogo
(Opera di Tom McKee, Master of Mischievous Freudian Feasts)
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4 commenti:
Beata colei a cui queste meravigliose parole sono rivolte..il giorno della Fine coinciderà con l'inizio dell'eternità..
Lady of shalott... grazie del tuo lusinghiero e sincero intervento... speriamo che davvero il giorno della Fine coincida con l'a-scesa all'eternità... a presto...
c'è luce nel buio, spesso non la vediamo o almeno ci vuole del tempo per vederla
...di solito anch'io cerco nel buio la luce più sottile e forse più abissale...in questo caso, ho scritto di un nonluogo... ma amo come te le contraddizioni dell'e-sistenza e il loro misterioso e "in-sensato" nonsenso... grazie!
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