Innanzi al presepe dell’ora
sgelando pupille di ieri
strascina Natale la pelle dei padri
d’etereo sbiancando le fronde
e ricordo
i balocchi, il camino di bosco
e di casa stinti pigiami
tra il muschio illusorio del gioco
e canti sacrali d’incensi
nel fuoco
che brucia castagne di sogni
anche oggi che il tempo dei vivi sfinisce
rimuoio e all'ora rinasco.
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