Scrivo solo per me nel nero di un cuore che non vuole, l’inchiostro non ha occhi, le stelle sfavillano al loro ritiro, il mio caffè è sempre meno oscuro del mio vino, ma non voglio che lo spenga. In questo vortice di sillabe sporco soltanto ciò che c’è e lascio stare le rose. Il mio dio ha un verbo tutto suo, una culla di silenzio imbianca il clamore di nonsenso. Sono solo parole.
lunedì 2 maggio 2011
Il mio inchiostro
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