Riuscissi ancora a sporcarti, non sarei così sporco. Riuscissi a rigarti di nuovo, non vedrei il già fatto nel fare, il detto nel dire. Se ora ti bagnassi con schizzi di alchimia, non sarei un uovo senza giallo, un antro senza buco, un occhio senza corpo. Se ti sferzassi con la frusta di sensi orientali, se non ci fossi più, se ci fossi così com’eri, se ti potessi appallottolare per crearti dentro il rosso di una notte che non voglio; se volassi sopra di te verso un domani che esiste, se ci fossi, foglio da violare, come c’eri, io scriverei ancora il sempre scritto, di non poterti scrivere più.
mercoledì 22 febbraio 2012
Verso il foglio
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