giovedì 20 luglio 2017

notturna

 non si poteva fare di più
bere da lontano ogni santo poro di te
e sniffare il nero che non ha inizio
dei tuoi occhi che intera prendono la notte
sfiorare fra rimandi illusori di giochi
le montagne accennate
e delle valli il vello di prugna intatta
nel senso-secondo l’intoccabile rosa -
senza traccia alcuna di me
prima che anch’essa avvizzisca
nell’indifferente dismisura del tempo -
frugare.

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