(Disegno di Marco Caddeo)
Trangugiavo l’ultimo sole in un balcone infantile, sotto un sudario autunnale, traslato dal cielo scucito. Verso gli anni, prossimo al dopo, sfuggente scolavo ogni verde, sul concavo vespro sfumante, l'arancio. Fra ombre oscillanti, di qua dal giudizio, attendevo dal grigio il riposo piantando memoria nel bosco. Saturnici giri di corvi, poi il vento, e la pioggia. Scriveva, la colpa.
Trangugiavo l’ultimo sole in un balcone infantile, sotto un sudario autunnale, traslato dal cielo scucito. Verso gli anni, prossimo al dopo, sfuggente scolavo ogni verde, sul concavo vespro sfumante, l'arancio. Fra ombre oscillanti, di qua dal giudizio, attendevo dal grigio il riposo piantando memoria nel bosco. Saturnici giri di corvi, poi il vento, e la pioggia. Scriveva, la colpa.
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