Neppure punteggiando
questa carta con martelli libertari di parole riuscirei a vomitare tale pozzo
scalpellando sul basalto una gloria mai bramata. I cattivi maestri vivono per
sempre. La sublimazione di un incontro lisergico dispone il diluvio rabbioso
lungo un campo imbiancato: dopaminico è il trapasso all’ululato del dolore
mentre si spezzetta la catenina del difetto. Una pacca sulla spalla di domani
come un fiato che respiro, una eco argentea di biglie, di bracciali al
vento policrome perline. E ancora tu intraducibile, dal primo abbraccio
d’ebbrezza all’ultima carezza di sole.
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