Dei dubbi turbinosa lumaca vagolante avanzi nel bianco muro di una vita.
Lumaca che non lascia scia, senza eredità, chiusa sempre in ritornante dimora, candida schiumosa esistenza, lumaca senza lumachine, canuta madre di un passato privo di alba
chi racconterà la malinconica spirale dei tuoi pesi?
Saranno pareti incolori i tuoi avi e tu, cauta sterile antenna dell'uggia, dimora che in vertigine sbianca, oh sfumante inutilità di ogni sogno, meditabonda lentezza, di amorosi miraggi gomitolo, sola, nella bruma arrotolando ricordi, primavere autunnali, fino alla estatica verde rugiada. Nessuno raccoglierà la tua lenta fuga, lumaca del nulla, silenzio che racconta silenzio, faticosa chiocciolina di inesorabile autentico addio.