venerdì 27 luglio 2007

F.P.
Non ti rivedrò. Ti rivedessi sarebbe come perdere di nuovo. Non ti rivedrò. C’è una foto luminosa sprofondante nel mio cuore. Non ti rivedrò. Un’ emozione strutturata. Non ti rivedrò. Un monumento alla memoria della bellezza nell’attimo. In onore dell’attimo nella bellezza. Non ti ho voluta rivedere. Non si sporca la bellezza con l’amore. L’innocenza con la brama, insana nella sua purezza. Non ho voluto cercare altri rubini. Altri sfolgorii. Altri turbinii. I riflessi di uno sguardo rovesciano le riflessioni. Non ti rivedrò. Ti ho già amata per sempre. Non saprai mai. Arginare gli slanci dell’innocenza nel fatalismo di un patetico déjà vu: non se ne parla. Non ti rivedrò per non perdere la bellezza. Per conservarti bella, per regalarmi bella. Non ti rivedrò. Per non contaminare l’Illusione e donarti la perfezione nell’emozione. Ti ho già amata per sempre.

mercoledì 11 luglio 2007



Il rantolo della morte

Perché non è te che cercheranno alla fine. Quando gli sciacalli dello spirito avranno smesso di ululare e anche la civetta sarà stanca di vaticinare la Notte. Non è te che cercherà l’ultima carezza prima dell’oscurità, non te, lo sguardo definitivo che ti dovrà bastare, non vorrà te quello sguardo.
Non troveranno ristoro le tue guance fulve e secche nel fresco tocco dell’ultimo mattino e le tue labbra screpolate non godranno della benevolenza del respiro abituale l’ultimo giorno, l’ultima notte. E definitivo sarà l’addio che maledice l’orgoglio. Fatale e inesorabile il terrore della falce che tronca i sogni per sempre. Acido e impotente il seme della stirpe immaginaria. Neanche le ombre saranno con te: quelle che mai ti hanno abbandonato in vita, al sopraggiungere del crepuscolo, vedrai dileguarsi lungo sentieri sconosciuti e allora sì, come mai, sarai solo.