martedì 31 agosto 2010

Madri

(Madre morta, Daphne Todd)

Alle madri sformate d’amore

cronicario di rinunce

sul selciato truccato di domani

ove Ore sfogliano in sudore

tra crucciate notti da stiro e centrifughe di cure

ammorbidenti di carità entro muti rosari serali

al cupo averno del tempo

che inverdisce in sorriso di figlio

quando d’ambra pelle s’arruga

e neva argento la chioma un dì d’oro

mentre grembo di Terra richiama

quella Luce che scioglie tramonto

e l’iride verde s’azzurra

in quel sempre che santifica cuore,

nel mio cuore che santifica sempre.