sabato 15 agosto 2015

da un freddo nulla estivo

Divorava la notte bugiardo l’agosto. E pensavo, tra le anime scavate, – come da un nulla cimiteriale. Uno spettro - tra i tanti nella lisergia – sfumava nel tornare proprio dietro i sogni sferzando danzante speranza e - non faceva più scrivere. Divorava la notte le discussioni dei delusi in un fumo che miscelava le emozioni. Si creava un’apatia che rapiva con violenza nel frammento fino al non-io - quasi fino... a te. E pensavo - da un nulla cimiteriale - inchiodato a tutto il bello che non c'è e che non fa scrivere. Non fa più scrivere.