mercoledì 5 marzo 2014

In morte di un maestro

Neppure punteggiando questa carta con martelli libertari di parole riuscirei a vomitare tale pozzo scalpellando sul basalto una gloria mai bramata. I cattivi maestri vivono per sempre. La sublimazione di un incontro lisergico dispone il diluvio rabbioso lungo un campo imbiancato: dopaminico è il trapasso all’ululato del dolore mentre si spezzetta la catenina del difetto. Una pacca sulla spalla di domani come un fiato che respiro, una eco argentea di biglie, di bracciali al vento policrome perline. E ancora tu intraducibile, dal primo abbraccio d’ebbrezza all’ultima carezza di sole.