martedì 25 novembre 2008

Naufragi prospettici

(Sangue d'anima, opera di Kurtz58)

La steppa inesorabile del Silenzio
custodisce le galassie di ogni Dopo.
La radura raggelata si elettrizza
al vento di telegrafiche immortalità
e coltiva lacrime di Prima
nel presagio lontano del Domani.
Le Parole più silenziose
naufragate nel fondo fragore delle vene
fanno il giro di questa e di altre briciole di Caos.
Mentre colgo i freschi boccioli dei tuoi occhi
dalla terra di un dolore antico,
l’incrinatura della Realtà
di-schiude baratri di possibilità,
prospettive destinate
nell’abbraccio del nostro cieco navigare.
Scassati dal canto di sirene perfette,
rotti da maremoti di fragilità
beviamo saline di Verità
tra il singhiozzo di eternità imperlate
e lo sbuffo materno di illusioni spossate.

mercoledì 12 novembre 2008

Dèmoni notturni

(Opera di Kurtz58, "Vuoi giocare?")

Deflagrano dagli occhi fiotti di memorie dissennate.
Gemiti di altri in mezzo ai denti sussultanti. Gesti del mio Doppio tra gli interstizi segreti della carne, tra le giunture avvinazzate della mente. Schiamazzi di altri, musiche di altri, incubi di altri. Guazzabugli di verità nella ferocia del mio dire arrancante. Mi voglio svegliare per sognare. Desidero sognare per svegliarmi. Ho fumo infuocato nella bocca e spilli incandescenti nelle orecchie. La barba tracolla all’inferno e i capelli al cielo. La lingua sibila nella fogna pregna di miele. Il calamaio è stracolmo di rugiada.
O dèmoni della mia incolpevole notte,
Arabeschi bizzarri dell’irrealtà,
certo che gioco, giocherello volentieri con voi.