
Musa malsana
La mia musa malsana: un sogno bizzarro che si manifesta alla fine della notte. Un paradiso d’artifici, un artificio paradisiaco. Il limbo prima dell’alba necessaria, dopo la fucina del dolce e terribile inganno notturno. Una terra di mezzo. Un confine che gorgoglia di labirinti illimitati.
Ma scrivo più della tua assenza che della tua essenza. Della mancanza più che della pienezza, ricercando forse la pienezza della mancanza e descrivendo solo la mancanza della pienezza. Medusa e coincidenza degli opposti, granito e accozzaglia di contraddizioni. Santa inconsapevolmente sadica, sadica consapevolmente santa.
Malsana musa, che suscita ardori da lontano. Che addormenta e risveglia i miei sensi con crudele e ammaliante sagacia.
In quale nebbia ti ho scoperta. In quale scoperta mi hai annebbiato. Effige del mio essere nulla là dove fingo di essere qualcosa in te. Patetico e fatale sodalizio di rassegnazioni e tristezze. Accomodamento che non s’interroga sulla speranza. Stupidissimo inganno della libertà, mio tenero e selvatico fiore e libertà nell’inganno.
La mia musa malsana: un sogno bizzarro che si manifesta alla fine della notte. Un paradiso d’artifici, un artificio paradisiaco. Il limbo prima dell’alba necessaria, dopo la fucina del dolce e terribile inganno notturno. Una terra di mezzo. Un confine che gorgoglia di labirinti illimitati.
Ma scrivo più della tua assenza che della tua essenza. Della mancanza più che della pienezza, ricercando forse la pienezza della mancanza e descrivendo solo la mancanza della pienezza. Medusa e coincidenza degli opposti, granito e accozzaglia di contraddizioni. Santa inconsapevolmente sadica, sadica consapevolmente santa.
Malsana musa, che suscita ardori da lontano. Che addormenta e risveglia i miei sensi con crudele e ammaliante sagacia.
In quale nebbia ti ho scoperta. In quale scoperta mi hai annebbiato. Effige del mio essere nulla là dove fingo di essere qualcosa in te. Patetico e fatale sodalizio di rassegnazioni e tristezze. Accomodamento che non s’interroga sulla speranza. Stupidissimo inganno della libertà, mio tenero e selvatico fiore e libertà nell’inganno.
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