domenica 15 giugno 2008

IL VAMPIRO

Ho svenduto bibbie an-estetiche
a cessi disperati di birra limacciosa
e nel putridume di crateri s-fumanti
ho rivangato le zolle dell’elitaria afonia
viziandola con spastiche metonimie e anacoluti s-figurati.
Mi domando se un incastro di lubrica carne
possa flagellare vergini titubanze autolesioniste.
Reietto in arcipelaghi di corpi copulanti,
tra Sospetti impalati e abusate Idee,
ho sete della tua anima cedevole.
Eppure mi ubriaco di Sangue plebeo
mentre godo di morire
per poi succhiarti risorto nella S-Gloria.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

m'ha toccato qualcosa non so spiegare, una strana sensazione ciao

Anonimo ha detto...

...per fortuna non tutto si può spiegare e le sensazioni hanno la loro importanza.. Ti ringrazio, ciao..