domenica 26 ottobre 2008

Tempus fugit

(L'ultimo tango, opera di Kurtz58)

Svaniranno i colori nel suicidio del Tempo
insieme all’ambra della tua pelle limata,
il cachemire della tua insicurezza,
col ticchettio dei miei aggettivi manchevoli,
la ritmica irrequietezza della tue fragili ginocchia
e gli sguardi segreti
in fondo all’aula in cui trapassa l’innocenza.
Svanirà
la luce dei tuoi occhi irrorati di sole
col piacere della tua carne nuvolosa,
l’ambrosia di salive ieratiche
e il batticuore delle mani sul sesso della Primavera.
Danzeremo
nel rantolio dell’inesperienza
accartocciati nel cestino dell’Indefinito
sciancate sillabe della metamorfosi inclemente
aleatori punti del Ritorno consolatorio.
Morremo con la bocca dolce di poesia
tra le pagine di un letto dis-fatto
senza più trine di parole
e un sorriso metacarnale
nel policromo caleidoscopio
dell’eternità.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

mi suggerisce una danza macabra... temput fugit, but time destroys everything...
words can, may, be immortal...
only words... in the land of dying feeling and lasting memories.

A. ha detto...

...forse restano solo le parole...forse è proprio così...forse no...forse no moon...grazie del profondo intervento...un saluto...

Anonimo ha detto...

a volte neppure le parole, se non c'è un ricordo a tenerle vive...

A. ha detto...

...mi hai ricordato Foscolo...e senza le parole...nient'altro...anche se il Silenzio è più abissale delle parole, di quelle che si ricordano e di quelle che cadono nell'Oblio...chissà...grazie moon..

Anonimo ha detto...

...il morire con la bocca piena di poesia tra le pagine di un letto fatto e disatto e sorridere per l'eternità.. vorrei una morte dolce come questa.

A. ha detto...

...sarebbe certo una morte meravigliosa...hai colto il senso vitalista del mio pezzo, grazie mille lady...