sabato 20 dicembre 2025

Nel viale


 goccia sporco il tempo invertendo la sorgente; stramazza la sera nel meccanico grigiore; da verticalità vetuste cede il bianco ai buchi; scroscia la malinconia infradiciando il vecchio cuore dell’uomo; la carovana funebre degli antichi affetti si esibisce in lugubre parata; cadaverici volti nel retroscena della andata fanciullezza; la teoria di chimeriche emozioni davanti a occhi senza pupille.

E niente

è il niente.

Si corrode dentro tutto

insieme ai muri amore

lacrima il trucco sui giovani e levigati volti; le mattine di sole nella invisibile luce; nella graticola di ieri la carne di oggi; nel buio senza fine care sagome d'umano; piegature e rughe in dolci angoli di bocche, curvanti occhi di felicità ignare ruotano nel vortice finale.

Un altro nelle facce degli altri

vive la morte del primo

corrotto è il doppio.

Come neri stanchi storni

autunnali i sogni

resto solo senza uguale nel viale.