giovedì 8 novembre 2007



Ho conosciuto il mistero dei tuoi occhi senza pupille nello splendore di un monitor privo di espressione. Sono germogliato nel limo dell’irragionevole speranza alimentandomi di deliziosa illusione. E ho ritrovato la voglia del sole inabissata tra cumuli argentati di amorevole neve.

Ho atteso che te ne tornassi nel mondo dei sogni, dove non avrei più saputo giocare come quando ero bambino. Ho aspettato che te ne andassi per sempre, prima di iniziare ad amarti.
Ma sei tornata insieme all’aurora regalandomi ancora il sole.

Ho valutato il rimbombo del mio cuore e il sapore della saliva all’apparire del tuo nome.
Ho sentito l’eternità sovrastare i minuti e un cielo sfregiato ingravidarmi di inquietudine.


In un Silenzio senza spazio, immoto nell’emozione: il Sole o la Neve?


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