giovedì 14 febbraio 2008

Dove corri?
Ti arrenderai all’evidenza. E’ inutile che fugga. Dove vuoi andare? Per svanire ci vuole tempo. E l'incommensurabile steppa, all'interno della quale eternamente germogliamo e trapassiamo, lo sovrasta immensamente.
Ti arrenderai all’evidenza. Non a quella della materia, né a quella che lo sguardo ti procura.
Sai a quale evidenza ti arrenderai. Alla stessa che ha reso me arrendevole.
Un talamo che non conosce la durata, un ricettacolo sacro per la nostra celata sincerità, dischiude ogni volta le eteree e limpide lenzuola.
Ma può temporeggiare ciò che non nasce e non muore?
Dove corri? Perchè ti affanni?
Ti arrenderai all’evidenza, quando l’attesa silenziosa ti straccerà il cuore e il fiato evaderà sotto forma di lacrime senza rimedio dalla grazia del tuo viso trasfigurato nel Segreto.
Quando sarà tardi per l’umano ti arrenderai all’inumano. Molte cose viste dall’alto sembreranno inutili. Così piccole le giudico da qua, così insignificanti, patetiche.
Ti arrenderai all’evidenza. Ti rivedrai nella Luce, là mi rivedrai.
Ti arrenderai quando sarà tardi. Ma sarai soffocata dall’ombrello della paura ancora una volta.
Può forse qualcosa il pianto delle nuvole?
Eppure ti arrenderai.

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