lunedì 2 marzo 2009

Onnipresenza

(Dipinto di Paolo Caddeo, "Onnipresenza")

Non posso ansimare parole d’argento
tra i guanciali illibati del nobile Sentire
perenni Grazie inacidendo
col seme notturno del mio dannato scribacchiare.
Ciò che scavo ha il volto del dirupo!
Vuoi forse Precipizio dolce musa? Tu godi l' Abisso.
Trapassare è il tuo albeggiare.

Non posso giocarti neanche nel Bianco,
neanche nel Nulla posso averti.
Sei farfalla quando sei realtà,
realtà quando sei Sognare.
Se io ti scrivo non ti ho,
se ti ho non ti scrivo.
O civetta bugiarda,
insorgenza del mio Decadere
Tartaro del mio liberare
libertà del mio imprigionare.

O dolce mia musa, vuoi forse cadere?
Lo so bene, tu ami cadere.
S-vanire è il tuo Venire
o Inviolato strapiombo del mio Ritorno.
Andare il tuo tornare
assurto Crepaccio a impuri cieli d’ Inchiostro,
o Musa, vuoi cadere?
Lo so bene,
Mancanza è Onnipresenza.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

O dolce mia musa, vuoi forse cadere?
Lo so bene, tu ami cadere.
S-vanire è il tuo Venire

questi versi la dicono lunga ciao*
bella l'immagine

A. ha detto...

...hai colto il doppio senso...vuol dire molto per me, ti ringrazio per la tua costante e profonda presenza, felice notte.

Anonimo ha detto...

mancanza è onnipresenza già

A. ha detto...

...una poradossale, a volte assillante, altre volte inconscia, soffocante, dis-velante onnipresenza...... grazie..